Scroll Top
Via Margherita di Savoia, 25 80046 San Giorgio a Cremano, Napoli
+393384700007

Coxartrosi

La coxartrosi, o artrosi dell’anca, è una condizione infiammatoria di tipo cronico, contraddistinta dalla degenerazione progressiva della cartilagine articolare costituente l’articolazione dell’anca. È più frequente nelle donne e nei pazienti in sovrappeso. Ci sono poi alcuni fattori che aggravano il fenomeno dell’artrosi precoce come ad esempio l’attività lavorativa svolta, la perdita di calcio nelle ossa, la conformazione dell’articolazione e l’atteggiamento posturale che l’articolazione assume durante le attività quotidiane.
La coxartrosi può essere di tipo idiopatico oppure di tipo secondario: è idiopatica, quando insorge per motivi non individuabili; è secondaria, invece, quando è la conseguenza di un trauma, una frattura, un’infezione ecc. Può anche essere dovuta ad un problema di appoggio del piede e/o da un deficit della postura.
Nel primo stadio della patologia, la cartilagine inizia a perdere di spessore mentre nelle ultime fasi tende a scomparire completamente. Di conseguenza si crea attritto tra le ossa durante i movimenti.

I sintomi dell’artrosi all’anca sono in genere chiari ed inequivocabili. Inizialmente si manifesta con dolore all’inguine che spesso si irradia all’area anteriore-interna della coscia fino al ginocchio. Proprio per questo motivo a volte ci si focalizza sull’articolazione sbagliata. Inizialmente il dolore si manifesta solo durante l’applicazione di carico sull’articolazione, mentre negli ultimi stadi il fastidio si avverte anche durante il riposo e in particolare di notte, portando a una riduzione sempre maggiore di mobilità.

Il paziente affetto da artrosi dell’anca sente dolore scendendo le scale, infilando le scarpe, accavallando le gambe, alzandosi dal water, o anche semplicemente camminando. A tutto ciò consegue la zoppia, e la sensazione che la gamba non tenga. A lungo andare anche i muscoli della gamba via via perdono la loro efficienza.
La sintomatologia connessa alla coxartrosi comprende tre stadi di gravità: dal primo al terzo stadio, le manifestazioni cliniche si fanno mano a mano più intense e debilitanti per il paziente.
Il trattamento dipende principalmente dalla severità del quadro sintomatologico: in presenza di sintomi lievi o moderati, è indicata una terapia conservativa come l’utilizzo di ortesi plantari personalizzate; viceversa, in presenza di sintomi molto gravi, è necessaria una terapia chirurgica.

Privacy Preferenze
Quando visiti il ​​nostro sito Web, è possibile che vengano archiviate informazioni tramite il browser da servizi specifici, solitamente sotto forma di cookie. Qui puoi modificare le tue preferenze sulla privacy. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie potrebbe influire sulla tua esperienza sul nostro sito Web e sui servizi che offriamo.