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Poliomielite

La poliomielite è una malattia virale acuta molto contagiosa. I più colpiti sono bambini sotto i 3-5 anni ma può interessare persone di tutte le età. È causata da 3 tipi di poliovirus, 1, 2 e 3. I virus infettano le cellule nel cavo orale, nella faringe, nelle tonsille, nei linfonodi del collo e dell’intestino tenue dove si moltiplicano; possono poi attaccare il tessuto nervoso manifestando gli effetti più devastanti, fino alla paralisi dei muscoli di braccia e gambe.
Fortunatamente in Italia, grazie alla vaccinazione obbligatoria dal 1966, la malattia è scomparsa. Dal 2002 anche tutta l’Europa è stata dichiarata libera da polio che però rimane ancora oggi presente in alcuni paesi del mondo (es. Nigeria, India, Pakistan, ecc…).

ndipendentemente dalla modalità di trasmissione il poliovirus penetra nell’organismo attraverso la bocca e si moltiplica a livello della faringe e del tratto gastroenterico. Il virus può raggiungere il sistema nervoso centrale, dove colpisce i neuroni motori, portando a debolezza muscolare e paralisi. Una volta avvenuto il contagio, il virus ha un periodo d’incubazione che dura dai 6 ai 20 giorni. La patologia si può presentare in quattro forme:

  • Asintomatica: il 90-95% circa delle infezioni da poliovirus decorre in maniera asintomatica. Anche se le persone che non presentano sintomi trasmettono lo stesso il virus attraverso le feci.
  • Aspecifica: circa il 4-8% delle infezioni presentano sintomi aspecifici (mal di gola, febbre, nausea, vomito, dolori addominali) e generalmente si risolvono nell’arco di una settimana. Queste forme simil-influenzali sono difficili da distinguere rispetto ad altre infezioni virali.
  • Meningite non paralitica asettica: in circa il 3% dei casi, il virus entra nel sistema nervoso centrale e nella maggior parte di essi i pazienti sviluppano meningite non paralitica asettica che si presenta con mal di testa, dolore al collo, schiena, addome e alle estremità associato a febbre, vomito, letargia e irritabilità.
  • Paralisi flaccida: meno del 1% di tutte le infezioni determinano una paralisi flaccida. I sintomi iniziano da 1 a 10 giorni dopo i sintomi iniziali e durano 2-3 giorni. Esistono tre forme di poliomielite paralitica: la forma spinale è la forma più comune e si caratterizza per una paralisi asimmetrica che interessa principalmente le gambe. La forma bulbare causa debolezza muscolare di quei muscoli che sono innervati dai nervi cranici. La forma bulbo-spinale è una combinazione delle prime due.

I pazienti con forme asintomatiche o aspecifiche guariscono completamente. In quelli che sviluppano solo meningite asettica, i sintomi possono persistere da 2 a 10 giorni, seguiti da un completo recupero. Nelle forme paralitiche di poliomielite, le debolezze muscolari possono essere permanenti. Questo può portare a deformità scheletriche, al blocco delle articolazioni e a difficoltà di movimento: ad esempio i bambini possono sviluppare una malformazione del piede (piede equino) che impedisce loro di camminare normalmente.

La mortalità per la forma paralitica della poliomielite è generalmente del 2-5% per i bambini e del 15-30% per gli adulti.

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