Il rapporto tra postura e panniculopatie sembra essere molto evidente. Contrariamente a quanto si crede, la cellulite non è solo un disturbo estetico, ma rappresenta una vera e propria patologia del microcircolo, ovvero di quella parte di piccoli vasi che uniscono le arterie alle vene e si trovano nel sottocute. La causa risiede in molti fattori, noti da tempo: alimentazione, abitudini di vita, familiarità, alterazioni ormonali ecc..Difetti dei piedi (cavismo, piattismo, varismo, valgismo), delle ginocchia (valgismo e varismo), dell’anca (displasia) o della schiena (soprattutto scoliosi) contribuiscono ad aggravare la ritenzione idrica in quanto non favoriscono un corretto ritorno venoso e linfatico degli arti inferiori.
Dobbiamo ricordare, oltre alla genetica personale, che il grasso si accumula e lentamente degenera nei punti in cui vi è una maggiore tensione muscolo-fasciale e dunque un alterato trofismo sottocutaneo. Cellulite e glutei poco sodi sono un grande problema di inestetismo, e non sempre gli interventi estetici riescono a ripristinare una normalità.
Molto spesso notiamo come ragazze molto magre o giovanissime presentino questi problemi, semmai prerogative di donne in sovrappeso e con anni di cattive abitudini alle spalle; in realtà si tratta molto spesso di una problematica posturale.
Infatti, quando il bacino non è posizionato correttamente, il sistema tonico posturale (STP) durante l’appoggio monopodalico, invece di reclutare esclusivamente i muscoli piccolo e medio gluteo, che fisiologicamente dovrebbero svolgere il compito di impedire la caduta del bacino dal lato sospeso, è costretto ad utilizzare anche il muscolo piriforme (o piramidale) e il muscolo tensore della fascia lata; quest’ultimo è un sottile e lungo muscolo, situato sulla parte laterale della coscia, che si trova così a svolgere un superlavoro. Per supportare questo accresciuto dispendio energetico del muscolo tensore della fascia lata, il nostro organismo crea, quindi, intorno ad esso un magazzino di riserva di ossigeno ed energia supplementare. Visitando le pazienti affette da cellulite è facile osservare una sproporzione fra la coscia (edematosa) e la gamba (sottile ma con caviglie gonfie). Valutando la postura si riscontrano spesso le alterazioni descritte a carico dei piedi, accompagnate da ipercheratosi plantari (duroni) e sintomi di insufficienza venosa quali pesantezza, formicolii, crampi, bruciori e prurito, oltre che eventuali algie (dolori) a carico dei piedi (a livello plantare) e alla schiena.