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Anatomia scarpa da calcio

Le scarpe con la suola in gomma sono nate negli Stati Uniti verso la metà del XIX secolo, applicate a scarpe e stivali. Le prime scarpe da football e rugby erano calzature normali, ma di cuoio e irrobustite con l’applicazione di qualche brocca di ferro per favorire l’aderenza al terreno. La ricerca dei produttori di costruire calzature per raggiungere prestazioni sportive sempre migliori
inizia nel XX secolo, con calzature via via più tecniche, leggere e con caratteristiche specifiche all’attività sportiva di destinazione. Le attività sportive che favorirono la ricerca tecnica per il miglioramento delle prestazioni furono quelle che avevano come obiettivo la velocità. Si passò ai tacchetti in cuoio, ai rinforzi in punta con strato in cuoio e ad alzare il gambetto sopra la caviglia. Asciutte pesavano più di mezzo chilo e con la pioggia o il terreno bagnato arrivavano al doppio peso. Il mercato offriva vari tipi di calzature da calcio già nel 1900. Erano molto basse, con suola in cuoio a sei chiodi, ma non era sufficiente, bisognava ridurre il peso per acquistare velocità e migliorare la presa dei chiodi. Cominciò così l’abbandono di alcuni materiali tradizionali, che vennero sostituiti con quelli artificiali che tuttora si dimostrano più sicuri ed efficienti. Oltre al vantaggio di essere superleggeri, consentono la realizzazione di eleganti disegni aerodinamici progettati su scientifici principi ortopedici.
Esigenze tecniche e funzionali
Le caratteristiche tecniche e funzionali delle calzature sportive possono essere determinate con la massima precisione in fase di progetto, in relazione alle specifiche tipologie di utilizzazione
previste. Nella fase di progettazione devono essere valutate e tenute nella debita considerazione due condizioni:
– garanzia delle esigenze tecniche di qualità e affidabilità;
– esigenze di carattere estetico richiesto dall’evoluzione della moda.
La traspirabilità è un requisito fondamentale per ottenere una buona calzatura con una buona calzabilità, soprattutto se destinata allo sport. Durante l’attività sportiva il piede suda ed è
necessario che il sudore riesca a traspirare, così come è necessario che la calzatura si asciughi, nella fase di riposo, in tempi relativamente brevi. Il processo tradizionale di progettazione e produzione della scarpa da calcio A ogni sportivo la sua calzatura. C’è chi la preferisce leggera e flessibile, chi stabile e confortevole, chi sostenuta, mentre qualcun altro punta sulla capacità di ammortizzare i colpi e chi, invece, preferisce una calzatura che aiuti il rimbalzo del piede. E ci sono in circolazione calzature troppo rigide, o che ammortizzano così poco i colpi da essere dannose per le articolazioni.
La tomaia è studiata su precisi riferimenti anatomici, realizzata con pellami molto morbidi nella zona di flessione e con similpelle nelle parti di completamento. Non vengono inseriti elementi rigidi che limiterebbero la funzionalità, mentre viene rinforzata con doppio spessore in corrispondenza delle aree di appoggio, in modo che gli sia favorita la resistenza alle notevoli sollecitazioni in fase di spinta e di frenata, evitando fastidiose spanciature e dilatazioni che fanno perdere il controllo dei movimenti e il rapporto di equilibrio con il suolo. Oggi le scarpe devono anche essere belle da vedere, per cui bisogna sbizzarrirsi in calzature variopinte con intarsi di colori che richiedono doppi e tripli spessori. Tutto ciò va a danno delle esigenze anatomiche, ma soddisfa i gusti estetici del momento. Per questo motivo sono nate delle suole con l’anima in gommaschiuma, lattice, poliuretano, e varie altre composizioni particolari che hanno lo scopo di addolcire l’impatto con il terreno rigido. Calzature troppo leggere rischiano di deformarsi presto, mentre scarpe pesanti sono più fastidiose per chi deve scattare da un punto all’altro del campo. Le suole devono essere piuttosto resistenti all’abrasione, con un buon potere di aderenza, che non è solo il risultato di una mescola indovinata, ma anche di dettagli nel disegno che non sono casuali come spesso può sembrare. Lo studio di un modello da football e da rugby è condizionato dall’area geografica di destinazione e dal tipo di terreno di gioco, al fine di giungere ad un prodotto che si adatti alle condizioni climatiche dominanti e sia in grado di rispondere alle caratteristiche del terreno. Costruire calzature per il gioco del football necessita di esperienza, conoscenza dei materiali e soprattutto della dinamica del movimento del piede sotto sforzo. E in quanto esperienza è in continuo rinnovamento, per migliorare sempre più la flessibilità, la sicurezza, la sensibilità al fine di giungere ad una presa ottimale su ogni tipo di terreno.
Le tomaie sono basse all’altezza del malleolo con elevate caratteristiche di leggerezza, impermeabilità e indeformabilità, che devono mantenersi per un periodo di tempo molto lungo sui terreni pesanti e fangosi, mentre sui terreni asciutti debbono offrire un grado di assorbimento dell’umidità del piede durante tutto il periodo dell’uso e disperderla, invece, nelle fasi di riposo.
Le diverse parti della suola sono caratterizzate dal maggior numero di tacchetti possibili così da offrire al piede la maggiore superficie d’appoggio possibile con il risultato di trasmettere più
sensibilità verso il terreno e quindi maggior equilibrio al giocatore. Non è sempre possibile ottenere una simile condizione ottimale, perché la suola non è un elemento i cui dettagli sono prodotti dal caso, ma ognuno svolge una funzione ben precisa, per cui la presa al suolo non avviene altro che per l’affondamento dei tacchetti al terreno. Più fangoso è il terreno più sprofondano e quindi dovranno essere pochi e alti, mentre quanto più rigido è il terreno meno i tacchetti sprofondano e quindi ci sarà bisogno di tacchetti più corti, fino ad arrivare a suole quasi lisce adatte per palestra, calcetto, terreni compatti, duri o ghiacciati. I tacchetti poco rilevati rispetto al piano del fondo fanno presa al suolo senza possibilità di penetrarlo, ma consentono un
alto livello di aderenza a seguito sia della scelta delle mescole che della ergonomicità del disegno. Analizzeremo, ora, ognuno dei componenti che costituisce la calzatura sportiva da calcio.
FORMA
Nel calcio la “forma” ha pochissimo tacco ed è affusolata, mentre la sagoma della soletta è molto stretta in modo da permettere la flessibilità e una maggior sensibilità del piede nel contatto con il pallone.
TOMAIA
La “tomaia” riveste un ruolo particolare nelle scarpe da calcio, dove si usano pellami di diverso tipo resistenti all’acqua e idrorepellenti. La resistenza all’acqua assicura una protezione entro certi limiti, escludendo condizioni e situazioni particolari. L’idrorepellenza è data da un tipo di trattamento a base di impregnante in modo che l’acqua e la pioggia scivolino via, mentre in condizioni particolari di esposizione prolungata con molta pioggia battente, non viene garantito il completo e totale isolamento, si usano anche pellami che
trasmettono un piacevole senso tattile di morbidezza. Comunque, anche questo tipo di pellame deve assicurare traspirabilità, confort, resistenza alle abrasioni, all’acqua e soprattutto agli urti.
Anche quando si usano dei particolari tipi di pelle sintetica (similpelle), comunque dermocompatibili e che sostituiscono altrettanto bene la vera pelle, si hanno qualità di resistenza oltre a rivelarsi molto più leggere.
SPERONE
Lo “sperone” può essere in pelle, scamosciato o gomma. E’ rinforzato internamente da una conchiglia termoforata indeformabile che, oltre a proteggere dalle asperità del suolo, mantiene in
assetto la struttura articolare del piede. La sua sede preformata avvolge il calcagno, in modo che esso possa dare il giusto effetto ad ogni movimento sostenendo la caviglia e il tendine d’Achille.
Nei modelli per il gioco del calcio deve resistere ai colpi ed agli urti assorbendone gli effetti in modo che il piede ne risenta il meno possibile.
PUNTALE
Il “puntale” può essere costituito da un pezzo unico che si sviluppa lungo tutto il perimetro della forma e perciò offre sostegno e protezione al piede oppure composto da più elementi ma in questo
caso il piede è più sensibile alla meccanica del movimento. Nelle calzature da calcio c’è l’esigenza di sfruttare la sensibilità delle dita per il contatto con il pallone, per cui verrà inserito all’interno di un puntalino di pelle o similpelle di spessore sottile.
FODERA
Le “fodere” in tessuto sintetico, in velluto o con intarsio a maglia, hanno un buon grado di assorbimento dell’umidità e di dispersione nelle fasi di riposo per cui sono in grado di garantire igienicità al piede. Inoltre, alcuni materiali sono lavabili e antibatterici.
LINGUA
La “lingua” è posta al di sotto dell’allacciatura e deve contenere i punti di pressione prodotti da un’eccessiva trazione dei lacci. In relazione alle diverse esigenze tecniche e termiche, varia lo
spessore dell’imbottitura.
IMBOTTITURA
L’”imbottitura” è posta nel collarino e nella lingua che sono i punti dove si deve garantire il giusto comfort con un buon appoggio senza pressioni. In alcuni modelli l’imbottitura deve esercitare un’azione termica e sarà quindi a cellule chiuse eva, invece nei modelli dove non è necessaria una particolare azione di termicità, l’imbottitura sarà costituita da gommaschiuma che ha il potere di disperdere l’umidità verso l’esterno.
ALLACCIATURA
“L’allacciatura” deve essere estesa e fasciante, con una buona omogeneità nella distribuzione dei lacci al fine di contenere il collo del piede ed evitare punti di pressione non uniformi che
ostacolerebbero una corretta circolazione del sangue provocando fastidi e formicolii.
COLLARINO
Il “collarino” nei modelli bassi deve essere morbido e ridotto al minimo in quanto richiedono la massima libertà di movimento articolare della caviglia.
SOTTOPIEDE
Orthocushion fussbett (sottopiede estraibile)
Il “sottopiede” svolge la funzione di distribuire su tutta la superficie di appoggio la forza-peso del piede. Gli spessori sono ridotti al minimo e distribuiti anatomicamente in modo da avvicinare
meglio il piede al terreno migliorando l’assetto di guida e la sensibilità. Alcuni sottopiedi sono di materiale antibatterico con microforature per favorire il passaggio dell’umidità nella parte sottostante e lontana dal contatto con il piede per cui si possono estrarre e accelerare la velocità di asciugatura. I sottopiedi destinati ai terreni duri e asciutti sono dotati di inserti ammortizzanti nella zona tallonare. Altri tipi, destinati al calcio, sono dotati di cuscinetti rigidi solo nella zona dei tacchetti in modo da attutire l’impatto con il suolo senza perdere di flessibilità.
PASSALACCI
I “passalacci”, nella maggior parte delle calzature da calcio, sono costituiti solamente da un foro privo dell’occhiello metallico. Il foro svolge la funzione di strozzalaccio tenendo la stringa in continua trazione nel punto desiderato, mentre l’occhiello metallico lo lascerebbe scivolare, per cui non si potrebbe tenere sotto controllo l’allacciatura desiderata.
Nelle calzature per il calcio e il calcetto è sconsigliato qualsiasi occhiello sia metallico che di plastica in quanto darebbe fastidio nel contatto piede-tallone.
SOTTOPIEDE o SOLETTA
Nelle calzature da calcio il sottopiede è in materiale dermocompatibile con particolari tagli nella zona metatarsale per renderle più flessibili e in alcuni modelli vengono suddivisi in tre parti con applicazione, nella parte mediale in zona metatarsale, di un materiale dotato di ottima flessibilità. Sono sempre in materiale dermocompatibile, con proprietà di impermeabilità nei modelli destinati ai terreni pesanti, e possono essere in materiale plastico di norma molto poco usato perché perde flessibilità anche se sarebbe più stabile.
Per le calzature da calcio si usano diversi tipi di sottopiede ma sempre con il minimo spessore, per mantenere un certo grado di sensibilità con la suola e trasmetterlo al piede.
STABILIZER
Lo “stabilizer” è in materiale plastico e, avvolgendo il calcagno, assicura un valido controllo del movimento laterale del piede.
INTERSUOLA
“L’intersuola” è l’insieme di materiali sovrapposti tra il sottopiede e il battistrada, fondamentali nella risoluzione delle prestazioni tecniche di una calzatura sportiva. Le funzioni dell’intersuola e le sue prestazioni sono le seguenti:
– Assorbimento degli urti e restituzione di energia.
L’assorbimento degli urti si verifica nella fase di impatto con il terreno. Proprio in questo momento il peso corporeo, attraverso la deformazione controllata dell’intersuola, apprezza la
capacità dell’intersuola stessa di restituire l’energia come controspinta data da una diminuzione dello sforzo dell’atleta. Assorbendo la forza accumulata nell’impatto, l’intersuola tornerà nella
posizione iniziale creando una barriera alle vibrazioni e annullando gli shock cui sarebbero sottoposti tendini e ginocchia con il risultato finale di un minor affaticamento.
– Stabilità e assetto
La stabilità dell’intersuola gioca un ruolo fondamentale nell’attività motoria per due motivi: il primo è determinato da una solida base per la fase di slancio (efficacia), il secondo è
determinato dal ritorno alla condizione iniziale nel più breve tempo possibile (efficenza). Quanto maggiori saranno gli spostamenti laterali del piede, che il sistema non riesce a
controllare, maggiore è il tempo richiesto dal piede per assestarsi (inefficienza) e meno potente sarà la spinta (inefficacia). Mantenere un efficace assetto in una calzatura significa: discostare il meno possibile l’atleta dalla linea del proprio baricentro. Una differente distribuzione degli spessori sposta in avanti o
all’indietro il peso dell’atleta che perde sia equilibrio che assetto. La scelta dei materiali e la distribuzione dei volumi dell’anatomia di un’intersuola sono componenti quindi che nello spazio di pochi millimetri determinano il corretto punto per bilanciare il peso. Solo una scientifica costruzione dell’intersuola potrà favorire l’atleta nel mantenere una corretta posizione di equilibrio e in asse anche quando è costretto a movimenti imprevedibili e irregolari.
SUOLA
La “suola” di una calzatura sportiva è costruita con una funzione ben precisa, nel suo insieme di materiali, spessori, mescole e dettagli tecnici. Nelle calzature destinate alle attività sportive, il battistrada è ridotto al minimo spessore indispensabile. La suola per il calcio ha una superficie d’appoggio molto assottigliata che segue l’anatomia del piede ed è cucita alla tomaia, o rivettata, per evitare lo scollamento. Pebax, poliuretano, gomma sono i materiali che compongono la suola, possono essere in bi-tridensità a seconda del loro uso. Il pebax è un materiale molto tecnico e rigido, flessibile, scattante e con un buon scatto di ritorno dalla flessione ed ha un peso specifico basso. Il poliuretano e la gomma sono meno elastici, ma più morbidi, hanno un peso medio e per stamparli bisogna aumentare lo spessore andando a diminuire le qualità tecniche e per questo motivo si interviene incidendo dei canalini trasversali all’interno della suola nella zona metatarsale per aumentare la flessione e l’elasticità. Nei terreni erbosi e pesanti si usa la suola in pebax con tacchetti intercambiabili, che variano per paio da 12 a 20. Quanti più sono i tacchetti, maggiore è la tenuta e sono quindi adatti a terreni molto pesanti e al gioco del rugby. Nei terreni duri, si usa una suola di gomma con tacchetti fissi che variano per paio da 24 a 28.
Nei terreni duri-soffici-umidi, si gioca con la suola in poliuretano, con tacchetti fissi che variano per paio da 24 a 48.

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